24 Minuti al “Museo 24h” di Prada

Categoria Francesco Vezzoli Notizia Museo 24 Ore Su 24 Prada | September 18, 2021 19:54

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Come studente di antropologia e storia dell'arte, non sono estraneo ai musei, ma il "Museo 24h," presentato da Prada e progettato da Francesco Vezzoli con AMO, è qualcosa che non ho mai visto prima. In realtà è un po' come l'antitesi del tipico museo, costruito per ospitare oggetti di pregio per un'eternità indefinita. Questo museo pop-up, ospitato nel Palais d'Iéna, dove si è tenuta la mostra Miu Miu Primavera/Estate 2012, sfida non solo le nostre nozioni di arte classica, ma anche le nostre nozioni di ciò che definisce un museo.

Lo spazio centrale è una gabbia ispirata alla navata della chiesa costruita con luci fluorescenti rosa. All'interno del "tempio" ci sono undici statue illuminate, che creano un effetto un po' campy e un po' sacro allo stesso tempo. Vezzoli mette in luce le dive contemporanee che rappresentano visioni contrastanti della femminilità, come Courtney Love (afferrandosi i seni, naturalmente) e Natalie Portman, e le mette—letteralmente—sul marmo piedistalli. Alludendo direttamente alla convergenza tra religione e cultura, Vezzoli colloca al centro dello spazio una Vergine con un'aureola fluorescente (modellata sulla sua stessa madre) e il Bambino.

La parte successiva della mostra è una gigantesca scala in cemento, dove un tappeto rosso conduce a una statua femminile alata nuda che ha le sue regioni più interessanti coperte dal pulsante "Mi piace" di Facebook. Vezzoli ha costruito questa intera mostra come una parodia di una festa barocca, soggiogando la teatralità classica e grandezza alla sfarzosa - ma direi elegante di per sé - cultura contemporanea, come la discoteca e il sociale media.

La mia parte preferita del "Museo 24 ore", tuttavia, era il Salon des Refusés, ispirato a misteriosi archivi museali chiusi al pubblico. Si accede con tende di velluto verde, si viene trasportati su una pista da ballo da discoteca, con tanto di dj set che sembra un sarcofago. Vezzoli ha voluto riportare il colore nel concetto di museo, osservando che i manufatti antichi, come le statue di marmo greco-romane, perdono i loro vivaci colori originali dopo centinaia di anni.

In tutta la mostra erano presenti, anche se discreti, i riferimenti alla temporalità e allo scorrere del tempo. L'alone della statua della Madonna era in realtà un orologio di 24 ore, il conto alla rovescia fino alla fine della mostra. Scultura classica combinata con motivi e simboli contemporanei in uno scontro diretto con la storia, rispecchiando la discordanza di permanenza e distruzione in tutti i musei. Vezzoli nota che una volta chiusa la mostra, le statue “esisteranno come opere d'arte speciali, come rovine di un momento perduto. Ricordi di un progetto museale unico e irripetibile.”

Consapevoli della nostra blasfemia, io e il mio amico abbiamo scattato alcune foto di noi stessi "adoranti" all'altare delle dee moderne. Maggio Courtney Love ascolta le nostre preghiere e benedicici con una vita di rossetto rosso perfettamente spalmato e Prada.