Non c'è dubbio che Giorgio Armani ce l'ha fatta nel mondo della moda. Ha goduto di una carriera di grande successo negli ultimi trent'anni, ha una fortuna personale valutata in $ 7,2 miliardi, conta personaggi di primo piano come George Clooney e i Beckham come amici, e a 78 anni, riesce ancora a sfornare quattro raccolte acclamate dalla critica a anno. Quindi, come fa, ti chiedi?
Bene, il designer ha parlato con elle Regno Unito per un articolo apparso nel numero di settembre proprio su questo e la risposta, si scopre, è piuttosto deprimente.
"La vita", ha detto, "ho sacrificato la vita. La vita di un giovane quando ho iniziato e la vita di un uomo adulto all'età che ho adesso".
Ha continuato in questa stessa vena deprimente (citazione via Voga UK):
"Adesso lo è ancora di più. Ancora più difficile, il che è molto triste perché la vita è fatta di amicizie, scoperta della personalità delle persone, innamoramento, non solo una o due volte, ma spesso. In una parola, la vita. Per vivere nel mondo. Io per esempio non conosco Milano. La gente mi parla del Milan [vive a Milano dal 1957]".
Dai a quest'uomo del Prozac! Statistica!
Per quanto riguarda i suoi colleghi designer italiani - marchi come Roberto Cavalli, Versace e Dolce & Gabbana -Armani aveva questo da dire:
"Questi designer non hanno riserve. Hanno scelto una strada e ci si sono buttati a capofitto, nonostante tutto. Indipendentemente dal fatto che i loro disegni siano vendibili o volgari. Finché è nuovo e se ne parla. Questa è la verità."
Allora... immaginiamo che non stiano tutti insieme a Milano (come fanno nelle nostre fantasie).
Per quanto riguarda il motivo per cui non si vedono troppe supermodelle - o espedienti - in passerella durante le sfilate di Armani, lo stilista ha detto che è perché "voglio che i vestiti parlino. Lo sforzo che metto nel mio lavoro deve essere rispettato".
Armani è un designer pazzo di talento che ha contribuito a definire l'abbigliamento da lavoro moderno e dopo 30 anni nel mondo del business (e 78 anni sul pianeta) pensiamo che gli sia permesso essere un po' burbero. Tuttavia, ci rattrista pensare che abbia rinunciato a così tanto della sua vita per la sua carriera. Non esiste davvero un equilibrio tra lavoro e vita privata?